Passogatto

In Romagna esiste una località, nella zona di Lugo, che si chiama Passogatto.

Il toponimo sembra risalire alla metà del 400 quando, queste terre della Bassa Romagna, erano sotto la dominazione degli Este. Borso d’Este nel 1460 fece ingenti opere per fortificare il territorio paludoso e boschivo. Queste terre erano strategiche per i signori di Ferrara, ma dal punto di vista geo - climatico, un vero inferno. Ecco quindi opere per condurre il corso del fiume Santerno nel Po di Primaro (dove oggi sorge Lavezzola). Questo percorso rimase inalterato fino al 1604 quando il nuovo governo pontificio – succeduto agli Este – decise invece di dirottare il Santerno a Giovecca (altra frazione lughese). Anno nel quale venne istituito un passo a guardia detto ‘Del Gatto’. La tradizione però vuole che tutto risalga alle acque del Santerno, ricche dei pesci-gatto. Il portale del comune informa anche che la parola ‘gatto’ riporta a graticciata, cancello, come l’usanza qui diffusa di delimitare i campi con ‘siepi d’gata’. Se volete visitare questa piccola località ricordate che il 4 di dicembre di ogni anno, il paese è in festa e potrete ammirare il dipinto della Madonna Venerata, dove le figure umane sono ritratte proprio nel passo gattesco. Durante le festa ci sarà il marchè di sabadò ovvero le locali prelibatezze dolci a base di saba ottenuta dalla mosto e tante alte curiose bancarelle. Nella mattina del 4 dicembre, alle ore 10.30, si potrà anche ascoltare il concerto per zampogna di Vincenzo Casamenti. Per scoprire le altre tradizioni di questa località il riferimento è il sito del comune, dove è anche possibile ascoltare la Manfrina de’ pas de’ gat.

Se vi è rimasta ancora la voglia di viaggiare in luoghi gatteschi, potete leggere Guida di viaggio per gattofili, edito da Mursia.