Mai dire gatto

  La pubblicità sceglie sempre di più il gatto come modello per dare valore a oggetti della vita umana. E i più lungimirante fanno video per gingillare proprio i gatti.

  Gatteggiarsi si direbbe di questi tempi, è un modo di dire che ha preso il posto del datato pavoneggiarsi.
Ma forse con questo cambio di animale, c'è anche una diversa attenzione (o invidia) umana.
  Qualche mese fa la Samsung decide di lanciare la campagna pubblicitaria del nuovo modello, proprio con un gatto. E che gatto. È capace di usare il nuovo smartphone e tutte le sue potenzialità. Fa selfie da ogni angolo, da solo o coi suoi quattro amici gatti. A fine spot la domanda resta: è più avanti il modello Flip 4 o il modello gattesco?!
  Non c'è tempo per rispondere che passiamo alla realtà virtuale col videogioco Stray. Indossare i panni di un gatto in un mondo apocalittico pieno di robot.
  Pubblicato dal colosso Annapurna Interactive e prodotto per Windows e PlayStation da una coppia di sviluppatori francesi (Blue Twelve Studio).
  Finalmente un gioco rilassante proprio grazie al fatto che saremo come un gatto, con tanto di miagolii che aiutano nella strada da prendere nel gioco. Il video gioco si svolge in una città illuminata solo da neon (vengono in mente certi provvedimenti recenti dei Comuni per contrastare il caro bolletta). È possibile graffiare porte, camminare sulle tastiere dei computer e combinare guai come si comanda a ogni puro e reale gatto e mostrare anche la particolare passione che i gatti hanno per le scatole.
  È buffo che, a differenza di molti altri giochi, questo lasci un senso di relax.
Ma quanto sia fatto bene lo dimostrano i felini stessi: l’account Twitter @CatsWatchStray ha oltre 34.000 follower.
  Mentre facevo ricerche su questo videogioco per umani ho scoperto che esistono video pensati per attirare l'attenzione dei gatti e perfino giochi per smartphone che chiedono al gatto di casa di interagire.
Eppure Stray, pensato per i loro padroni, sembra funzionare anche meglio.
E poi arriva Valtur.
Vacanze è sinonimo di...vita da gatto.
E se così vuoi sentirti, non puoi fare a meno di fare i pacchetti proposti dal tour operator commenta la voce umana al piccolo felino che scorre le ore liete.
Il viaggio nelle parole non finisce con gatteggiarsi, ma prosegue con gatteggiamento.
  Un fenomeno ottico presente in certe pietre preziose. Se tagliate a chabocon ovvero in modo tondo senza sfaccettature, ricordano gli occhi di gatto.

(Che nessuno dica 'quel' manga che non ne usciamo più da parole e gatti) ….

l'illustrazione d'autore Gabry_N per "Tigri-Domestiche.it"