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Ci vogliono 7 vite per salvare 1

Ci vogliono 7 vite per salvare 1

Eppure a volte ci vogliono 7 vite per salvarne una.

Così recita la locandina di un film che era nelle sale a dicembre, A spasso con Bob. Il film è tratto da una storia vera, quella del chitarrista James Bowen e del suo amico, il gatto Bob.



Véronique Aiache nel libro La terapia delle fusa afferma: “Sapevamo che accarezzare un gatto fa abbassare la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco. Avevamo constatato anche che le fusa del gatto hanno un effetto calmante sul bambino che si muove nel ventre della madre. Studi più recenti rivelano che le fusa facilitano inoltre la guarigione di disturbi osteoarticolari, muscolari, tendinei e respiratori”.
 Ma se avete bisogno ancora di altre scuse per dividere la vostra vita con un gatto, sappiate allora che i gatti ‘ripuliscono’ l’ambiente nel quale viviamo dalle energie negative. Certo nel nostro mondo occidentale, dove già l’anima risulta essere un concetto poco docile, figuriamoci prana e vibrazioni sottili. Sono solo alcuni anni che si è potuto dimostrare come i campi ionici negativi prodotti dall’aria di montagna, facciano davvero bene, eppure sembrava fantascienza. Memorie energetiche esistono, persone negative pure e anche situazioni ambientali con energie tossiche. 
  Il gatto si prende cura anche di questa parte di noi, delle nostre energie sofferenti. Secondo l’artista ravennate esperto di paesaggi sonori, Luigi Berardi, i gatti calamitano appunto le energie negative tanto che era usanza contadina, prima di comprare casa, di lasciarci una notte un gatto. E non sono pochi quelli che non hanno voluto trasferirsi dato che il gatto continuava a mostrare reazioni (apparentemente) scomposte.
  Eppure a volte ci vogliono 7 vite per salvarne una.
Così recita la locandina di un film che era nelle sale a dicembre, A spasso con Bob. Il film è tratto da una storia vera, quella del chitarrista James Bowen. Mentre la pellicola scorre si può osservare uno spaccato delle periferie, in questo caso una Londra meno da pacchetto turistico, ma le periferie di cui si parla sono anche quelle dell’animo umano. Il film non vuole essere troppo impegnato – in sala c’erano anche molti bambini – ma racconta, con leggerezza, le fatiche del vivere e la speranza che un’amicizia . E non solo quelle di un eroinomane introverso. L’alfabeto delle emozioni e le solitudini quotidiane senza toni squallidi. Come diceva quello “l’amore conta” anche se qui a ricordarcelo è un gatto, un bel gattone rosso che a parte le scene più pericolose - è quello vero che su facebook, a streetcat named Bob - ha oltre 500mila follower. L’amicizia tra il chitarrista e il gatto dura dal 2007. Ora sono entrambi famosi – tra le loro fan c’è perfino la principessa Kate Middleton - eppure continuano ad esibirsi per strada come facevano all’inizio quando venivano scansati e umiliati, solo che ora lo fanno per aiutare chi è in difficoltà.
E così si mette anche fine alla maldicenza che vuole i gatti opportunisti…Il film è tratto dal libro omonimo, di cui esistono anche versioni per bambini.



06-01-2017 Barbarabellinelli

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Non conosco il gatto. So tutto sulla sua vita ed i suoi misteri, ma non sono mai riuscito a decifrare il gatto.
- Pablo Neruda

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